Perchè sono dipendente dal partner? Perchè ho bisogno “dell’altro” per sentirmi amato/a? Perchè consumo tante energie alla ricerca dell’accettazione dell’altro?
Le risposte a queste domande derivano sicuramente da lontano, dagli stili di attaccamento che abbiamo sperimentato nell’età evolutiva; la terapia strategica integrata tuttavia, una volta compresa l’origine di questi meccanismi, focalizza l’attenzione sul “qui e ora”.
In terapia si interviene sul circolo vizioso di cui ci si sente vittima, dove più mi impegno a cercare di essere “bravo” e “adeguato” per l’altro, meno mi sento amato.
Il bisogno di accettazione da parte dell’altro è un tentativo di riempire un vuoto che andrebbe colmato amando se stessi, dandosi la libertà di scegliere realmente l’altro (per quel che è e non per quel che riesce a colmare in noi).
La terapia punta su questi aspetti: sulla capacità di riconoscere le proprie emozioni e imparare a prendersi cura di se stessi.
Come scriveva Jung C.G. ne “IL LIbro Rosso”:
“Comincia sempre da te; in tutte le cose e soprattutto con l’amore.
Amore è portare e sopportare sè stessi. La cosa comincia così.
Si tratta veramente di te; tu non hai ancora finito di ardere;
devono arrivarti ancora altri fuochi finché tu non abbia accettato la tua solitudine e imparato ad amare.”
[immagine dal web]